Sui limiti del diritto di accesso agli atti relativi alla fase esecutiva di un contratto di appalto
data: 21.05.2021
Area: Amministrativo, Energia e Ambiente
Il Consiglio di Stato torna a delimitare i limiti del diritto d’accesso agli atti della fase esecutiva di un contratto di appalto a seguito della pronuncia dell’Adunanza Plenaria 10/2020 che – almeno astrattamente – ha riconosciuto tale diritto. Come chiarito dalla stessa Adunanza Plenaria, infatti, non è discutibile che possa essere ravvisabile un interesse concreto e attuale, ai sensi dell’art. 22, l. n. 241 del 1990 e dell’art. 53 del codice degli appalti e una conseguente legittimazione ad avere accesso agli atti della fase esecutiva di un contratto pubblico da parte di un concorrente alla gara, in relazione a vicende che potrebbero condurre alla risoluzione per inadempimento dell’aggiudicatario e quindi allo scorrimento della graduatoria o alla riedizione della gara; tuttavia, nel pieno rispetto del dettato normativo, l’interesse deve essere attuale, concreto e collegato ad atti determinati e sicuramente rilevanti per la tutela di una situazione giuridica.
Sui limiti del diritto di accesso agli atti relativi alla fase esecutiva di un contratto di appalto
data: 21.05.2021
Area: Amministrativo, Energia e Ambiente
Il Consiglio di Stato torna a delimitare i limiti del diritto d’accesso agli atti della fase esecutiva di un contratto di appalto a seguito della pronuncia dell’Adunanza Plenaria 10/2020 che – almeno astrattamente – ha riconosciuto tale diritto. Come chiarito dalla stessa Adunanza Plenaria, infatti, non è discutibile che possa essere ravvisabile un interesse concreto e attuale, ai sensi dell’art. 22, l. n. 241 del 1990 e dell’art. 53 del codice degli appalti e una conseguente legittimazione ad avere accesso agli atti della fase esecutiva di un contratto pubblico da parte di un concorrente alla gara, in relazione a vicende che potrebbero condurre alla risoluzione per inadempimento dell’aggiudicatario e quindi allo scorrimento della graduatoria o alla riedizione della gara; tuttavia, nel pieno rispetto del dettato normativo, l’interesse deve essere attuale, concreto e collegato ad atti determinati e sicuramente rilevanti per la tutela di una situazione giuridica.