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Dlgs 231: la responsabilità dell’ente prescinde dall’effettivo risparmio di spesa

Corte di Cassazione, sentenza, n. 21034 del 30 maggio 2022

data: 04.11.2022
Area: Compliance e 231

In tema di reati ambientali, la Suprema Corte ha ritenuto integrata la responsabilità dell’ente nel cui interesse è stata posta in essere la condotta illecita o che abbia tratto vantaggio da essa, anche in presenza di una violazione isolata che non abbia comportato “direttamente o indirettamente un risparmio di spesa”, ma che sia stata causata da “scelte organizzative o gestionali dell’ente da considerare inadeguate”.

Nel caso in esame, trattandosi di un reato colposo, è la condotta caratterizzata dalla violazione della disciplina cautelare a essere potenzialmente foriera di interesse o vantaggio per l’ente, ravvisabile, prosegue la Corte, “sia nel risparmio economico per l’ente determinato dalla mancata adozione di impianti o dispositivi idonei a prevenire il superamento dei limiti tabellari, sia nell’eliminazione di tempi morti la cui predisposizione e manutenzione di detti impianti avrebbe dovuto dare luogo, con economizzazione complessiva dell’attività produttiva”.

Dlgs 231: la responsabilità dell’ente prescinde dall’effettivo risparmio di spesa

Corte di Cassazione, sentenza, n. 21034 del 30 maggio 2022

data: 04.11.2022
Area: Compliance e 231

In tema di reati ambientali, la Suprema Corte ha ritenuto integrata la responsabilità dell’ente nel cui interesse è stata posta in essere la condotta illecita o che abbia tratto vantaggio da essa, anche in presenza di una violazione isolata che non abbia comportato “direttamente o indirettamente un risparmio di spesa”, ma che sia stata causata da “scelte organizzative o gestionali dell’ente da considerare inadeguate”.

Nel caso in esame, trattandosi di un reato colposo, è la condotta caratterizzata dalla violazione della disciplina cautelare a essere potenzialmente foriera di interesse o vantaggio per l’ente, ravvisabile, prosegue la Corte, “sia nel risparmio economico per l’ente determinato dalla mancata adozione di impianti o dispositivi idonei a prevenire il superamento dei limiti tabellari, sia nell’eliminazione di tempi morti la cui predisposizione e manutenzione di detti impianti avrebbe dovuto dare luogo, con economizzazione complessiva dell’attività produttiva”.