La “colpa di organizzazione” dell’ente sussiste anche se il risparmio conseguito è irrisorio
data: 18.12.2022
Area: Compliance e 231
La Suprema Corte ritorna sul tema della responsabilità amministrativa delle imprese in materia di sicurezza sul lavoro, riaffermando il principio in forza del quale la responsabilità dell’ente non può essere esclusa in considerazione dell’esiguità del vantaggio o della scarsa consistenza dell’interesse perseguito, in quanto anche la mancata adozione di cautele comportanti limitati risparmi di spesa può essere causa di lesioni personali gravi.
Il requisito della commissione del reato nell’interesse dell’ente, proseguono i giudici di legittimità, non richiede una sistematica violazione di norme antinfortunistiche ed è ravvisabile anche in relazione a trasgressioni isolate qualora si riesca a dimostrare il collegamento finalistico tra la violazione e l’interesse dell’ente. Invero, anche un’unica violazione può fondare la prova della “colpa di organizzazione” quale presupposto dell’addebito amministrativo.
Tuttavia, conclude la Suprema Corte, al fine di escludere che la mancata adozione di qualsivoglia misura di prevenzione comporti la responsabilità dell’ente, è necessario accertare che la violazione commessa si collochi in un contesto di generale osservanza da parte dell’impresa delle disposizioni in materia di sicurezza, il quale concorre ad accreditare il difetto della “colpa di organizzazione”, sotto il profilo della non prevedibilità per l’ente, della regola cautelare risultata trascurata.
La “colpa di organizzazione” dell’ente sussiste anche se il risparmio conseguito è irrisorio
data: 18.12.2022
Area: Compliance e 231
La Suprema Corte ritorna sul tema della responsabilità amministrativa delle imprese in materia di sicurezza sul lavoro, riaffermando il principio in forza del quale la responsabilità dell’ente non può essere esclusa in considerazione dell’esiguità del vantaggio o della scarsa consistenza dell’interesse perseguito, in quanto anche la mancata adozione di cautele comportanti limitati risparmi di spesa può essere causa di lesioni personali gravi.
Il requisito della commissione del reato nell’interesse dell’ente, proseguono i giudici di legittimità, non richiede una sistematica violazione di norme antinfortunistiche ed è ravvisabile anche in relazione a trasgressioni isolate qualora si riesca a dimostrare il collegamento finalistico tra la violazione e l’interesse dell’ente. Invero, anche un’unica violazione può fondare la prova della “colpa di organizzazione” quale presupposto dell’addebito amministrativo.
Tuttavia, conclude la Suprema Corte, al fine di escludere che la mancata adozione di qualsivoglia misura di prevenzione comporti la responsabilità dell’ente, è necessario accertare che la violazione commessa si collochi in un contesto di generale osservanza da parte dell’impresa delle disposizioni in materia di sicurezza, il quale concorre ad accreditare il difetto della “colpa di organizzazione”, sotto il profilo della non prevedibilità per l’ente, della regola cautelare risultata trascurata.