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Sul divieto di pubblicizzazione parassitaria (c.d. ambush marketing).

data: 15.02.2020
Area: Proprietà Intellettuale

Venerdì 17 gennaio 2020 il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge che introduce una disciplina generale sul divieto di pubblicizzazione parassitaria (c.d. ambush marketing). L’obiettivo del provvedimento è quello di combattere il fenomeno dell’associazione abusiva tra i marchi/prodotti di un brand e i simboli/loghi di un determinato evento mediatico. Si tratta di una pratica posta in essere da aziende che mirano ad ottenere visibilità e vantaggi economico-concorrenziali, senza però concludere regolari contratti di sponsorizzazione che permettano di apparire tra gli sponsor ufficiali dell’evento.

La nuova normativa sarebbe volta a superare le singole discipline dettate per specifiche manifestazioni, quindi limitanti dal punto di vista temporale e applicativo.

Innanzitutto il disegno di legge, formato da 7 articoli, pone un generale divieto di pubblicizzazione parassitaria nell’ambito di eventi sportivi o fieristici di rilevanza nazionale o internazionale oppure di eventi dello spettacolo cui partecipano artisti di fama nazionale o internazionale. Sono poi specificate le attività vietate, con la previsione di sanzioni che vanno dai 500mila ai 2 milioni e mezzo di euro.

Tuttavia, il campo di applicazione della nuova disciplina è limitato al solo lasso di tempo in cui si manifestano gli effetti lesivi concreti della pratica in parola: la tutela infatti si estende dal 90° giorno precedente alla data di inizio dell’evento fino al 90° giorno successivo al termine.

Sono inoltre state escluse dal divieto alcune condotte la cui repressione comporterebbe l’eccessiva limitazione del diritto all’accesso ai canali pubblicitari. Sarà l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) ad occuparsi dell’accertamento e della repressione delle condotte vietate.

Sul divieto di pubblicizzazione parassitaria (c.d. ambush marketing).

data: 15.02.2020
Area: Proprietà Intellettuale

Venerdì 17 gennaio 2020 il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge che introduce una disciplina generale sul divieto di pubblicizzazione parassitaria (c.d. ambush marketing). L’obiettivo del provvedimento è quello di combattere il fenomeno dell’associazione abusiva tra i marchi/prodotti di un brand e i simboli/loghi di un determinato evento mediatico. Si tratta di una pratica posta in essere da aziende che mirano ad ottenere visibilità e vantaggi economico-concorrenziali, senza però concludere regolari contratti di sponsorizzazione che permettano di apparire tra gli sponsor ufficiali dell’evento.

La nuova normativa sarebbe volta a superare le singole discipline dettate per specifiche manifestazioni, quindi limitanti dal punto di vista temporale e applicativo.

Innanzitutto il disegno di legge, formato da 7 articoli, pone un generale divieto di pubblicizzazione parassitaria nell’ambito di eventi sportivi o fieristici di rilevanza nazionale o internazionale oppure di eventi dello spettacolo cui partecipano artisti di fama nazionale o internazionale. Sono poi specificate le attività vietate, con la previsione di sanzioni che vanno dai 500mila ai 2 milioni e mezzo di euro.

Tuttavia, il campo di applicazione della nuova disciplina è limitato al solo lasso di tempo in cui si manifestano gli effetti lesivi concreti della pratica in parola: la tutela infatti si estende dal 90° giorno precedente alla data di inizio dell’evento fino al 90° giorno successivo al termine.

Sono inoltre state escluse dal divieto alcune condotte la cui repressione comporterebbe l’eccessiva limitazione del diritto all’accesso ai canali pubblicitari. Sarà l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) ad occuparsi dell’accertamento e della repressione delle condotte vietate.