I limiti alla responsabilità dei sindaci
data: 07.10.2022
Area: Societario, Fusioni ed Acquisizioni
Nel chiarire le responsabilità dei sindaci, la Corte di Cassazione ha stabilito che, in presenza di un illecito, il collegio sindacale risponde del danno diretto che provoca con la sua inerzia; danno che, tuttavia, deve sempre essere provato dall’attore in giudizio.
A tal proposito, stante la natura contrattuale della responsabilità degli amministratori e dei sindaci verso la società, quest’ultima ha soltanto l’onere di dimostrare la sussistenza delle violazioni ed il nesso di causalità fra queste ed il danno patito, mentre incombe sugli amministratori e sindaci l’onere di dimostrarne l’estraneità, fornendo la prova “dell’osservanza dei doveri e dell’adempimento degli obblighi imposti dalla legge” . La Suprema Corte ha altresì chiarito che il collegio sindacale risponde “soltanto delle omissioni relative alla sua durata in carica”.
Infine, i giudici di legittimità hanno ribadito che, al fine di vagliare il corretto operato dei sindaci, bisogna far riferimento al principio della diligenza del “buon padre di famiglia”, dell’abuso del diritto e delle valide ragioni economiche (in particolare con riferimento alle operazioni di fusione/scissione).
I limiti alla responsabilità dei sindaci
data: 07.10.2022
Area: Societario, Fusioni ed Acquisizioni
Nel chiarire le responsabilità dei sindaci, la Corte di Cassazione ha stabilito che, in presenza di un illecito, il collegio sindacale risponde del danno diretto che provoca con la sua inerzia; danno che, tuttavia, deve sempre essere provato dall’attore in giudizio.
A tal proposito, stante la natura contrattuale della responsabilità degli amministratori e dei sindaci verso la società, quest’ultima ha soltanto l’onere di dimostrare la sussistenza delle violazioni ed il nesso di causalità fra queste ed il danno patito, mentre incombe sugli amministratori e sindaci l’onere di dimostrarne l’estraneità, fornendo la prova “dell’osservanza dei doveri e dell’adempimento degli obblighi imposti dalla legge” . La Suprema Corte ha altresì chiarito che il collegio sindacale risponde “soltanto delle omissioni relative alla sua durata in carica”.
Infine, i giudici di legittimità hanno ribadito che, al fine di vagliare il corretto operato dei sindaci, bisogna far riferimento al principio della diligenza del “buon padre di famiglia”, dell’abuso del diritto e delle valide ragioni economiche (in particolare con riferimento alle operazioni di fusione/scissione).